Riguardando un po’ quello che ho pubblicato sul blog nel corso di quest’anno mi sono accorto che la tendenza è cambiata decisamente rispetto al passato e si è inesorabilmente allineata a quello che faccio quotidianamente come “addetto del settore IT“.
Fatta questa premessa nel precedente articolo si parlava di RTO e RPO, ma altri 2 parametri vanno tenuti in considerazione quando si parla di business continuity: il WRT e il MTD.
I disastri non si chiudono quando, grazie ad un efficace DRP, i sistemi tornano online, perchè in quel tempo (t0) si è accumulato un ritardo di lavoro che andrà smaltito e cosa più importante tutto dovrà essere verificato una volta che le operazioni saranno di nuovo a regime (t1).
il Work Recovery Time è un tempo da prevedere in una corretta BIA (Business Impact Analisys), perchè ha un costo e perchè è parte del MTD.
Il Maximum Tolerable Downtime (MTD) è un concetto facile da comprendere e non è che la somma di RPO+RTO+WRT, è il danno, costo, perdita (chiamatelo come vi conviene di più) che un’Azienda può accettare in caso di interruzione della normale attività.
L’MTD deve essere figlio di un corretto processo di analisi, una analisi di impatto sul business (BIA).